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La filosofia del calcio secondo Coach Marini

MARIANNA MARINI spiega il calcio secondo la sua personale visione in linea con i dettami del Settore Tecnico e della Scuola Allenatori di Coverciano

Categories 

PRIMO LIVELLO

SECONDO LIVELLO

TERZO LIVELLO

QUARTO LIVELLO

QUINTO LIVELLO

SESTO LIVELLO

INTERAZIONI NEL TEAM

Ambiente, Comportamenti, Credenze, Valori, Spirito, Identità e interazioni all’interno della Squadra

L’allenatore deve vegliare sul clima positivo della squadra cercando di prevenire patologie quali l’ossessione che i giocatori a volte sviluppano quando fanno della preparazione e della concentrazione i due fattori chiavi della pratica sportiva (ad esempio il giocatore che da infortunato vuole comunque prendere parte ad allenamenti e gare).

L’ossessione a volte deriva dall’incapacità di rilassarsi o dalla perdita di equilibrio nella vita personale oppure, spesso, dalle pressioni interne o esterne. 

Una delle principali cause e tuttavia l’incapacità di ricevere feedback appropriati e questo poiché, a prescindere dal risultato delle nostre performance, ci si concentra in special modo sugli aspetti negativi salvo che il margine di successo sia ampio.

Preoccuparsi e desiderare di vincere sono aspetti positivi ma portati all’eccesso rischiano di esaurire i giocatori o di non prepararli a raggiungere il massimo al momento giusto.

Questo fa credere che ci sia bisogno di più allenamento fisico e spesso le condizioni al contrario peggiorano.

L’abilita di creare ricompense interiori dipende in primis dall’allenatore ed e il fattore chiave grazie al quale i giocatori sono in grado di raggiungere un equilibrio e, di conseguenza, dare il meglio nello sport.

L’atteggiamento positivo dei giocatori, insieme con la scelta dei valori e delle convinzioni propri di ognuno, hanno un’enorme importanza nel successo personale e di squadra oltre che nella vita in generale.

Molti credono che tali valori e convinzioni siano fissi e immutabili perché alcune persone non cambiano i propri atteggiamenti ma questo e quanto mai non corrispondente alla realtà, infatti, spesso i giocatori hanno un atteggiamento che tende a generalizzare i particolari, distorcendo l’evidenza per sostenere tale atteggiamento o cancellando le prove del contrario (adducendo spesso esempi negativi), filtrando la realtà e sviluppando fobie in relazione ad avversari, campi o se stessi e trasformando inevitabilmente le proprie profezie in autoverifiche negative.

Inoltre tale atteggiamento influenza i compagni e spesso l’impatto morale di tale atteggiamento e dannoso.

La buona disposizione dei giocatori e l’atteggiamento positivo creano invece i giusti presupposti per vedere il calcio sia come un divertimento che come una sfida continua e spesso trovano la loro giustificazione nei risultati conseguiti.

L’apprendimento e il cambiamento avvengono a livelli differenti (I LIVELLI LOGICI) attraverso i quali i calciatori instaurano relazioni ed elaborano strategie comportamentali e/o cognitive finalizzate ad accrescere le proprie motivazione e la propria autostima attraverso quanto proposto e “moderato” dall’allenatore.

I tratti distintivi di ogni livello logico si possono riconoscere (o sono già presenti in parte e/o del tutto) nel giocatore che sviluppa la coscienza personale e di squadra, il quale riesce a soddisfare i bisogni di sicurezza, di varietà, di importanza, di crescita e di contributo dello stesso alla squadra.

L’allenatore ha il compito di destrutturare il sistema interno al gruppo analizzandolo attraverso i livelli logici ed elaborando le strategie attraverso l’analisi dei punti di forza e di debolezza che secondo l’allenatore stesso ben descrivono le sinergie e/o i limiti “apparenti” presenti.

I LIVELLI LOGICI: