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La filosofia del calcio secondo Coach Marini
MARIANNA MARINI spiega il calcio secondo la sua personale visione in linea con i dettami del Settore Tecnico e della Scuola Allenatori di Coverciano
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"L'INIZIO" DEL CALCIATORE INTELLIGENTE
Posted on 24 February, 2019 at 10:25 |
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In ogni organizzazione le dinamiche relazionali e di gruppo svolgono sempre un ruolo determinante nel successo o nell’insuccesso dell’organizzazione stessa. Tuttavia anche se nel breve periodo grazie a dinamiche forti in tal senso è possibile ottenere risultati frutto di “cultura del lavoro” e di pratica costante è poi difficile che lo stesso gruppo di persone possa ripetere risultati importanti nel corso degli anni se alla base del successo non vi sono delle caratteristiche fondamentali insite nei singoli membri del gruppo di cui trattasi.
Questo fattore dipende principalmente dal fatto che quando un allenatore di forte personalità abbandona un gruppo le basi sulle quali tale gruppo è stato costituito, il più delle volte, non sono solide e i giocatori si sentono abbandonati.
Proprio per questo motivo si assiste spesso al dominio di un gruppo per un certo periodo e al suo rapido declino nel momento in cui certe condizioni terminano di esistere (l’allenatore cambia, vengono venduti dei giocatori importanti – a volte anche uno solo – per cui il gioco e i risultati non sono più gli stessi, ecc.) e il gruppo di lavoro perde l’orientamento al successo (definibile non solo in termini di risultati positivi, vittorie e guadagno economico ma anche relativamente allo spettacolo, all’apprezzamento da parte del mondo della critica, al “clima positivo interno”, ecc.).
Da queste considerazioni nasce l’idea che possa esistere un modo per far prendere coscienza ai singoli calciatori che il calcio sia qualcosa di più che una pratica sportiva messa in atto da esecutori materiali di compiti e mansioni impartiti da un singolo allenatore, o da uno staff tecnico, all’interno di condizionidettate e prestabilite dall’esterno del gruppo di lavoro alle quali attenersi pedissequamente per ottenere risultati.
L’idea è dunque quella di definire come l’Allenatore può, attraverso la conoscenza e la condivisione di principi tecnici, metodologici, psicologici, comunicativi e medici applicati al gioco del calcio, creare coscienza personale nel calciatore e di squadra nel gruppo di lavoro nel quale si trova ad operare ogni singolo anno.
Il risultato della ricerca nasce da un approccio scientifico iniziale e in continuo divenire poiché il soggetto dello studio sono persone prima che calciatori e dunque ogni dato è stato trattato “a tutto tondo” e interpretato in base alle caratteristiche personali del soggetto stesso, come per me dovrebbe essere fatto da parte di ogni Allenatore nella fase iniziale di ogni Stagione Sportiva.
Ringrazio la Società e lo Staff Tecnico dell’Orobica Calcio Bergamo che nel corso degli ultimi 7 anni mi hanno sostenuta in questa ricerca e hanno messo a mia disposizione mezzi e risorse per permettermi di procedere di pari passo con la preparazione del Campionato sottraendo anche, a volte, del loro tempo per aiutarmi nella cura dei particolari (mi riferisco in particolare al tecnico multimediale Antonio Castiglione, compagno di mille avventure,allo Staff Tecnico formato da Raffaella Tammeo, Sara Papadato, Alessia Giudici, Fabio Taiocchi e Aaron Papadato – grandi amici e collaboratori).
Ringrazio infine le Giocatrici della Prima Squadra, protagoniste del mio studio, sia per aver accolto con entusiasmo questo progetto sia per aver condiviso gli obiettivie i metodi adottati durante tutto il periodo dimostrando che il Calciatore può sempre scegliere di essere “Intelligente”!
La vita: vale la pena viverla in buona compagnia!
L'IDEA DI CALCIO E I PRINCIPI ALLA BASE
Posted on 21 February, 2019 at 0:15 |
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La visione di Calcio dell’Allenatore, la sua condivisione, il confronto e l’applicazione dei principi da parte dei Calciatori sono alla base di ogni processo calcistico di crescita personale e di squadra0.
IDEA DI CALCIO
L’allenatore sviluppa una visione di calcio con i seguenti obiettivi:
- avere un’idea di calcio da trasmettere ai giocatori;
- aumentare la conoscenza degli atleti in merito ai dettagli del gioco senza inventare mezzi e metodi rivoluzionari;
- delineare un percorso chiaro e definito;
- riuscire a trasformare gli schemi, i mezzi e i metodi in istinti del giocatore che li ha assimilati personalmente e con propria responsabilità riesce:
- a svolgere i compiti che svolgono i propri compagni; a usare gli stessi strumenti che utilizzano i propri compagni;
- a cambiare le proprie scelte in base agli eventi e dunque a improvvisare in campo;
- ad avere un ritmo in campo dettato dal proprio swing.
POSTULATI
Per raggiungere tali obiettivi è necessario partire da alcuni postulati:
- L’EQUILIBRIO E’ PIU’ IMPORTANTE DELLA VELOCITA’: le cose vanno fatte prima bene poi possono essere riprodotte velocemente;
- Il TIMING MIGLIORE PRIMA DI PENSARE ALL’AZIONE SINGOLA DI ATTACCO E DI DIFESA: la transizione è infatti fondamentale perché è necessario preparare le due fasi nello stesso modo, ovvero attivamente, giocando senza mai tenere ferma la palla ed essendo sempre pronti al recupero e alla finalizzazione;
- SPACING CORRETTO:lo scopo è non permettere mai a un giocatore avversario di controllare due avversari nonché di evitare sempre che un giocatore sia attaccato da due avversari. Al contrario lo scopo è semmai creare superiorità numerica in tutte le zone del campo.
SVILUPPO DELL’IDEA DI CALCIO ATTRAVERSO L’ESPLICAZIONE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI
L’allenatore deve cercare di trasmettere ai giocatori i propri principi di calcio comunicando attraverso un linguaggio chiaro e condiviso tutto ciò che nell’arco dell’anno dovrà essere la base sulla quale porre le fondamenta per costruire crescita, risultati e successi.
L’idea di calcio che deriva dai principi fondamentali è come un disegno che i calciatori devono poter visualizzare, interiorizzare e fare propria, arricchendola di successive proprie sfumature dettate dalle applicazioni e dall’estro, fantasia e modernizzazione che ogni giocatore è in grado di apportare e integrare alle fondamenta che l’allenatore getta all’inizio dell’anno.