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La filosofia del calcio secondo Coach Marini

MARIANNA MARINI spiega il calcio secondo la sua personale visione in linea con i dettami del Settore Tecnico e della Scuola Allenatori di Coverciano

CONDIVISIONE DEI VALORI

L’allenatore ha il compito primario di riuscire a far comprendere ai giocatori che i risultati e il successo non dipendono dal modulo adottato ma dai VALORI che la squadra è disposta a condividere partendo da quelli legati al gioco del calcio: GIOCO DI ATTACCO E GIOCO DI DIFESA. Essenzialmente però l’allenatore deve prima fare propri e utilizzare 5 valori sui quali costruire il proprio operato quotidiano:

LAVORO:

  1. CONVINZIONE: i giocatori hanno estrazioni sociali e vissuti differenti. L’obiettivo basilare di ognuno è dare soddisfazione ai propri risultati ottenendo riconoscimento, visibilità, credibilità, soldi, rispetto da parte della comunità/società a cui fanno riferimento gli stessi.
  2. PERCEZIONE: i giocatori devono percepire che il gruppo possa far ottenere ai singoli gli obiettivi personali.
  3. RISULTATO: se il giocatore pensa che il proprio istinto prevalga sul lavoro di squadra e dunque il comportamento dettato dall’inconscio del singolo prevale su strategie di squadra provate in allenamento o su scelte istintive ma fatte per il bene della squadra allora l’allenatore deve “punire” (a sua discrezione e nel modo migliore per ottenere il proprio fine di insegnamento) tale atteggiamento

FIDUCIA:

Fino a che la squadra vive le cose positive è più semplice, quando invece ci sono problemi di risultati è fondamentale che nel gruppo sia presente e radicato il concetto di fiducia. Questo soprattutto in virtù del fatto che il gruppo che rispetta i membri dello stesso salvaguarda e fa salvi i comportamenti individualistici. Dunque da parte dell’allenatore vanno valutati i singoli comportamenti, non eversivi ovviamente, e motivati i giocatori a scegliere in base alle difficoltà del momento. La fiducia è di due tipi:

  1. FIDUCIA RELAZIONALE: nasce soprattutto quando all’inizio della stagione per stabilire la scala gerarchica all’interno della squadra il giocatore si mostra al gruppo per quello che sa fare e in questo senso viene apprezzato. La fiducia relazionale si acquisisce e sviluppa in base alla disponibilità che i compagni danno nel COME, QUANTO E QUANDO passare la palla tra loro.Siccome la percezione dei singoli giocatori è fondamentale in questo processo di creazione di tale fiducia l’allenatore deve forzare la collaborazione per riuscire a creare una FIDUCIA RELAZIONALE DI GRUPPO che faccia del suo punto forte l’utilizzo del talento del singolo a disposizione della squadra.
  2. FIDUCIA TECNICA: nasce soprattutto quando all’inizio della stagione i giocatori mettono alla prova i compagni per capire quali siano i compagni funzionali a raggiungere i loro obiettivi personali. Questa fiducia aumenta o diminuisce in base ai risultati e l’allenatore dovrà cercare di puntare sulla sua continua acquisizione lavorando sulla tecnica dei singoli incessantemente.

REGOLE

COMUNICAZIONE

STAFF: l’allenatore deve organizzare lo staff tecnico al meglio delle sue capacità così che quando l’allenatore stesso parla (poco e in momenti ben definiti) è più attivo l’ascolto da parte dei singoli giocatori e della squadra; lo staff tecnico deve essere improntato ad analizzare e perfezionare la fase di attacco e di difesa, le caratteristiche e capacità dei singoli giocatori, lo studio degli avversari, l’analisi della partita.

A confronto con:

CONDIVISIONE DEI VALORI

Giocatrici dell'Orobica Calcio Bergamo 

Giulia Segalini

Difensore

Confronto

Chiara Barcella

Centrocampista

Confronto

Guya Vavassori

Difensore

Confronto